PHOTOGRAPHY • INSPIRATION
Creator Collective: Samio.
La fotografa e artista di stop-motion autodidatta condivide la sua storia.
PHOTOGRAPHY • INSPIRATION
Creator Collective: Samio Renelda.
La fotografa e artista di stop-motion autodidatta condivide la sua storia.
RISORSE
Samio Olowu-Dawson (conosciuta sui social come Samio) usa la sua singolare creatività per esplorare e condividere diversi aspetti della sua vita: stile, viaggi e cosmesi. La creativa di Manchester regala allo spettatore eleganti stop-motion e ritocchi strabilianti.
Come hai iniziato a interessarti di fotografia, video e stop-motion?
Quando avevo 10 anni, per il mio compleanno mi sono regalata una videocamera. L'ho usata per creare cortometraggi e spettacoli di finzione che avevano come protagonisti me e i miei amici. Ho imparato lo stop-motion filmando i miei orsacchiotti in movimento. Giravo brevi clip e poi li spostavo tra una ripresa e l'altra per dare l’illusione che si muovessero da soli nella stanza. Non avevo alcun software di editing, quindi ho fatto tutto tramite le riprese. All'epoca non lo sapevo, ma stavo gettando le basi di quella che sarebbe diventata una parte importante del mio futuro lavoro.
Quindi sei autodidatta? Hai seguito delle lezioni o qualcuno ti ha insegnato le basi?
Ho imparato sia la fotografia che la videografia da autodidatta. Sperimento molto quando faccio editing, mi piace provare nuovi strumenti per creare effetti diversi e apprendere nuove abilità. Quando voglio acquisire una nuova tecnica e non riesco a capirla da sola, vado su Internet e cerco un tutorial online.
Cosmesi, benessere, fotografia, viaggi: ti occupi di diversi settori. Come focalizzi la creatività?
Molti soggetti finiscono per intrecciarsi tra loro così, invece di concentrarmi su uno solo, ho totale libertà creativa nelle diverse aree narrative. In questo modo è molto più facile mantenere viva l'ispirazione perché non mi limito a ciò che desidero creare.
Quale parte del processo creativo preferisci quando inizi un nuovo progetto?
L’editing è sicuramente la parte che preferisco, è il momento in cui la mia visione inizia a prendere forma, quando ho terminato le riprese o il servizio fotografico e ho tutti i contenuti di cui ho bisogno.
Da dove trai ispirazione?
Adoro guardare vecchi film, sono sempre un’enorme fonte d’ispirazione per il mio lavoro, dai costumi alla cinematografia. Anche viaggiare e conoscere persone nuove mi ispira molto. Le persone di altri paesi e culture offrono punti di vista differenti sulla quotidianità e vivere in luoghi diversi favorisce l’ispirazione.
Come collabori con altri creativi?
Scatto spesso con il mio amico Onyi. Quando collaboriamo, decidiamo insieme un luogo che meglio si adatta al nostro concept. Di solito scattiamo degli autoritratti di noi stessi. Poi singolarmente ognuno scatta e modifica il content in base alla sua personale interpretazione. È davvero interessante osservare la prospettiva di un altro creativo sulla stessa location o concept, è come vedere attraverso occhi diversi.
Qual è il progetto dei tuoi sogni?
Mi piacerebbe presentare o recitare in un lungometraggio o un documentario, aggiungendo il mio contributo creativo dietro le quinte in fase di produzione finale. Sarebbe bello anche lavorare in una grande produzione e far parte di un team creativo più ampio, dato che, fatta eccezione di quando collaboro con mio marito, lavoro per lo più da sola.
Hai dei consigli per gli aspiranti creativi?
Iniziare da dove sono e con quello che hanno. Non serve avere l’attrezzatura migliore, basta una grande idea. Le riprese e le modifiche possono essere eseguite anche da un telefono. Non devono aver paura di sperimentare e godersi il processo. Non ci sono regole. Più si fa pratica, più si migliora.
Consiglio di seguire tanti tutorial e sperimentare tecniche e stili diversi, solo così potranno capire quale sia la loro modalità di espressione e quella che amano di più.
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